TRAMA
Il ragazzaccio Hank “Hazardous” Lazarus aveva tutto: un’incantevole fidanzata, una carriera da snowboarder freestyle e un posto nella squadra olimpica degli Stati Uniti. Ma in seguito a una brutta caduta su una rampa, si risveglia in ospedale incapace di muovere le gambe. E poi, nove mesi dopo, ci finisce di nuovo ma non per colpa della forza di gravità. La sua famiglia che preme per fargli provare un trattamento all’avanguardia, ma Hank cerca invece di curarsi con troppa tequila.
La dottoressa Callie Anders ha il coraggio di rianimare il cuore di un paziente con migliaia di volt di corrente elettrica, eppure ha paura di rischiare con il suo, quindi non confessa al suo paziente di averlo incontrato prima dell’incidente, un incontro che lui non ricorda. Anche mentre la loro amicizia cresce, non smette di pentirsi di aver rifiutato il suo invito a cena, né di fare in modo che il suo cuore non tremi ogni volta che vede entrare quelle spalle tatuate dalla porta del reparto di fisioterapia.
Un altro inverno sta arrivando nel Vermont ed Hank ha bisogno di una mano che lo tiri fuori dalla valanga di tutte le sue delusioni. Se solo Callie fosse abbastanza coraggiosa da assumersi quell’incarico…
RECENSIONE
Il romanzo che ho letto questa volta
s’intitola CADUTO DAL CIELO di Sarina Bowlen il secondo volume della
serie Gravity.
“SBOCCIA DOVE TI
PIANTANO, perché le piante fanno così e non ne ho mai sentito nessuna che si
lamentasse”.
Come può un bellissimo ragazzo sfrontato
di 24 anni, snowboarder freestyle della nazionale statunitense
olimpionica, al massimo delle sue potenzialità, fidanzato con una sexy atleta
americana, credere che la sua vita possa rifiorire quando un imprevisto
sconvolge tutti i suoi piani?
Ebbene sì la vita di Hank “Hazardous”
Lazarus viene sconvolta a seguito di un tragico incidente nel bel mezzo
di un’esibizione per cui si ritrova in un letto d’ospedale semiparalizzato, con
i sogni di una vita infranti e mollato dalla fidanzata. Da lì in poi inizia il
suo declino emotivo: non crede più in nulla, non vede nessuna possibilità
di vita per un uomo a metà come lui e ha trovato come unica compagna la
tequila.
Questo fin quando, a seguito di una
sbronza colossale, ritorna nell’ospedale dov’è stato soccorso ai tempi
dell’incidente e ritrova l’affascinante dottoressa Callie Anders che già si era
presa cura di lui.
La famiglia di Hank essendo molto
facoltosa vuole che il figlio venga curato con una terapia sperimentale
che su richiesta del ragazzo dev’essere condotta dalla dottoressa Callie
Anders.
«Vuoi sapere
perché ti ho coinvolta in questa ricerca?... La mia famiglia mi ha convinto che
questa sperimentazione fosse una buona idea, ma alcuni giorni non mi va di
essere trattato come un topo da laboratorio.» Inclinò il viso per guardarla.
«Ma tu non mi fai mai sentire così, Callie. Tu parli a me, non alla mia sedia a
rotelle. L’ho notato la prima volta che sei entrata nella mia camera
d’ospedale.»
Callie è una donna normale che si dedica
anima e corpo al suo lavoro in una vita piatta e programmata, in cui si è
rinchiusa a seguito del tradimento dell’ex fidanzato, nonché collega. Non vuole
sconvolgere il suo equilibrio, e anche riconoscendo l’attrazione verso Hank si
oppone per paura di soffrire e di non essere all’altezza della
situazione.
Riuscirà l’amore ad abbattere le barriere
mentali e fisiche che ci costruiamo noi stessi? A voi scoprirlo tra le
pagine di questa storia.
In questo romanzo incontriamo i
protagonisti della prima storia Willow e Dane alle prese con la nuova
famiglia che hanno costruito e iniziamo a intravedere qualcosa della
coppia che sarà protagonista del prossimo libro. Essendo ogni storia comunque
pienamente portata a termine, si può leggere questo pur non avendo letto
il precedente.
È una storia d’amore molto bella, nasce
come percorso e ci parla di tematiche forti come la disabilità in tutte
le sue sfaccettature, l’insicurezza verso se stessi, la volontà di scoprire
come la vita offra sempre una nuova opportunità e che dalle cadute ci si
rialza sempre non come prima, ma più forti di prima.
È un fresco e giovane romance, scritto bene , in terza persona, con personaggi coerenti e credibili. Una lettura piacevole, scorrevole capace di toccare, come sottolineato sopra, temi forti in modo veritiero e senza giocare la carta della compassione.
Sottolineo la squisita delicatezza con cui
ha toccato la sessualità nella disabilità attraverso un percorso di nuova
consapevolezza di sé, racchiudendo tutto il percorso emotivo che porta
fin lì e che vi farà vibrare d’emozione. Qualunque donna vorrebbe essere amata
da Hank.
Per le più romantiche c’è un epilogo
lungo, bello, dettagliato.
Un saluto a tutte voi e alla prossima
recensione da Rosanna
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