mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione The Contractor di Daniela Volonté

Titolo: The Contractor
Autrice: Daniela Volonté
Self Publishing
Genere: Contemporary romance

TRAMA 

Mi chiamo Dimitri Petrov e sono nato a Mosca trentacinque anni fa.
Mi piace fumare, l’alcol e le donne. E non necessariamente in quest’ordine.
Non faccio parte né dei buoni né dei cattivi, sono un contractor e vado dove mi pagano meglio. Programmo ogni minimo aspetto della vita dei miei clienti, perché ne va della loro sicurezza e anche della mia.
Ma non avevo programmato che avrei voluto proprio lei.
La prima volta che l’ho vista era vestita di nero ed elargiva strette di mano a tutti.
L’ho desiderata da subito.
So tutto di lei.
Lei non sa nulla di me. Né il mio nome, né della mia esistenza.
Ero destinato a non rivederla mai più, invece le nostre strade si sono incrociate più volte negli ultimi mesi.
L’ho voluta sempre di più, finché non ho scelto di allontanarmi da lei, perché è l’unica donna che non posso avere. Ed è anche l’unica che mi vede per quello che realmente sono, per questo non ha mai smesso di cercarmi.
Rinuncerei a tutto pur di rivivere quell’unico bacio che ci siamo dati, ma non posso, perché lei non sarà mai mia.


RECENSIONE

A tutti noi, che ci siamo sentiti invisibili e inadeguati almeno una volta nella vita.
Non è per sempre…

Ho letto da poco l’ultimo libro della meravigliosa penna che è Daniela Volonté, per me la migliore autrice di romance qui in Italia. Vorrei raccontare ciò che ho provato io approcciandomi a questa lettura: i miei sentimenti, le mie emozioni, cosa mi è arrivato. Dimitri e Angelica, due anime ferite, ferite da chi di più al mondo dovrebbe proteggerti, a chi si ricorre sempre, perché sappiamo che dovrebbe essere il nostro porto sicuro. Dimitri, un uomo flemmatico, algido, all’apparenza insensibile, che non sa amare, dice lui, perché non ha mai conosciuto l'amore: un uomo che è stato usato, ferito, preso e poi abbandonato da colei, la quale avrebbe dovuto essere la prima certezza, il suo punto fermo nella vita. Egli allora, si è costruito una fortezza intorno al suo cuore, si è rannicchiato su se stesso, si è fatto forza convincendosi di essere “ invisibile”, perché come dice lui stesso “Se sono invisibile agli occhi di chi dovrei essere più visibile, come posso non esserlo agli occhi del mondo?” Si sente nessuno e plasma il suo carattere forte di questa convinzione, per le sue esperienze negative della vita.

“Quando ero piccolo, chiedevo sempre due doni a Babbo Natale. La prima era una famiglia. Una famiglia vera, formata da mia madre e da un padre e magari anche da un fratellino… L’altro regalo che mentalmente speravo di ricevere era il mantello della visibilità. Proprio così: visibilità. Da piccolo mi sentivo totalmente invisibile agli occhi di mia madre che mi portava via ai nonni a suo piacimento. Crescendo tra due Stati tanto diversi, ero invisibile agli occhi dei miei coetanei che mi additavano come un ragazzino strano. Solo quando entrai nei NOCS cominciai a vedere i lati positivi del mio rendermi invisibile al resto del mondo. Inoltre, ormai ero troppo grande per continuare a chiedere a Babbo Natale un mantello della visibilità.”

Angelica… nonostante sia stata ferita, non protetta ed amata da colui che avrebbe dovuta mettere al centro del suo mondo, non si è chiusa a riccio, non si è negata all'amore: è una ragazza solare, dolcissima, che ama e sa amare. L'incontro di questi due giovani è qualcosa di meraviglioso che Daniela riesce a trasmetterci fino in fondo con le sue parole: i loro sentimenti, i loro battiti del cuore, la loro lotta interiore, il loro cercarsi, ma negarsi, i loro ma e i loro se. Alla fine però vince l'amore, quello vero, quello che non si pone domande, non ascolta, stravolge tutto, ti fa dire “Non importa, qualsiasi cosa, l’importante è che tu sia al mio fianco.” Loro, mano nella mano, affrontano dei problemi molto pesanti e dolorosi, ma non saranno soli, avranno il loro amore e avranno anche intorno degli amici veri. Questo libro affronta due tematiche molto importanti, una lascerò che la scopriate da soli, l’altra è l'amicizia. Quanto ci possa far bene un amico vero e sincero. Questa storia ci fa capire tante cose e non posso che complimentarmi con l’autrice e ringraziarla per tutte le emozioni che ha suscitato in me. A volte nella semplicità di un amore unico riusciamo a trarre i più grandi insegnamenti. Consigliatissimo.
“Chiudo gli occhi e mentalmente dico addio all’unica persona di cui sentirò la mancanza in questo mondo. “Angelo mio, mi dispiace di non aver mantenuto nemmeno una promessa. Mi mancherà tutto di te… Cercami nel vento, tenterò di starti il più vicino possibile.”

Antonietta Di Serio