mercoledì 9 maggio 2018

Recensione di Claustrofobia e Nemesi di Zoe Blac



TRAMA CLAUSTROFOBIA

Chi è Elettra, chi si nasconde dietro le vesti succinte di Fraise e chi può dire quale volto abbia la ladra Scarlett?... Tre donne diverse che vivono nello stesso corpo, un corpo privo di anima ma creato per il peccato. Il romanzo è ambientato in una Roma attuale, sporca e piovosa. Sarà Lucas; giovane agente dei Nocs a risolvere un mistero che lo vedrà impegnato a combattere e proteggere la stessa donna in una personale e struggente battaglia dove il confine tra il lecito e l'illecito diventerà impalpabile. A causa di un fatale imprevisto due anime perse verranno unite al loro inimmaginabile destino in un luogo nascosto, buio, angusto e claustrofobico. Violenza, passione, mistero ed erotismo, sono questi gli ingredienti di una storia che nasce in una notte diversa da tutte le altre.
Claustrofobia è un racconto erotico, oscuro, asfissiante e ipnotico si tratta di un’opera di fantasia, è consigliato ad un pubblico adulto, con un elevata capacità di discernimento. Nel romanzo vi sono descritti con un lessico esplicito, rapporti carnali, anche non consensuali e atti di efferata violenza.

TRAMA NEMESI

Il risveglio non sarà come lo avevano immaginato Elettra e Lucas, il destino si abbatterà su di loro proprio quando entrambi avevano deposto le armi.
Cosa accade ad un uomo quando gli viene sottratto tutto? L'amore, la propria vita, il proprio lavoro. Lucas non ha più nulla, non gli rimane, quindi, che cedere al tormento e ad una rabbia cieca e distruttrice: la sua luce si è spenta con la scomparsa della donna alla quale aveva donato ogni cosa.
Elettra ha fatto la sua scelta, ha deciso lei per entrambi, nella convinzione che solo in questo modo sia possibile liberare l'uomo che ama dalla maledizione che la perseguita sin dalla nascita.
Il dolore getterà la donna nel buco nero dal quale era uscita, quel luogo oscuro e asfissiante che è dentro di lei.
Le anime mutilate dei due giovani si divideranno a Roma, per ritrovarsi in una notte di luna piena nel misterioso e selvaggio sfondo della Savana, dove tutto è possibile, ma niente è come appare.
Il Congo e i suoi scenari faranno da sfondo in questo capitolo conclusivo, nel quale nuove figure si intrecceranno alle sorti dei due protagonisti. Quello che Elettra e Lucas scopriranno insieme non è solo il loro destino, ma la strada che li condurrà in una nuova, affascinante avventura dai contorni sorprendenti.


RECENSIONE


Salve a tutti mie care bestioline oggi mi hanno interpellato per fare una cosa a tre...non pensate male ovviamente, parliamo sempre e solo di recensione e di qualche autore da distruggere. Mi hanno affiancata  Biancaneve, una persona magnifica, ma se la fa con dei nani...che cantano, uh signor! Non vi dico... chissà cosa si bevono al mattino, e a Regina di cuori che, in base a come si alza, decide se tagliare teste o giocare a carte. Non ci dilunghiamo e cominciamo con il darvi i nostri giudizi su Claustrofobia e Nemesi di Zoe Blac, che vorrei capire che razza di nome sia...bah.

Cominciamo ovviamente da Biancaneve almeno l'autrice sarà addolcita dalle sue tenere parole.

Lucas ed Elettra, due anime unite da una casualità voluta dal destino che si diverte a mettere insieme due opposti.
Mi sono innamorata perdutamente della loro storia leggendo CLAUSTROFOBIA, in particolare di Lucas  e qui mi parte spontanea una hola, Dio mio che uomo, lo amo e basta.
Un uomo che finalmente quando si innamora è  disposto a tutto per la sua donna,  ogni sacrificio, ogni compromesso non sarà mai abbastanza per lui.



Li lasciamo a fine libro felicissimi, finalmente uniti più che mai e  li ritroviamo in NEMESI in piena tempesta e  purtroppo sprovvisti di un salvagente che possa consentirgli di mettersi in salvo.

Crollano miseramente, Elettra perde anche se stessa e commette un gesto forse non condivisibile,  ma che possiamo ben capire. E il nostro eroe? Crolla dal piedistallo su cui lo avevamo messo miseramente e dimostra quanto sia debole, fragile,  un semplice uomo. Sinceramente, parlando, le sue scelte mi hanno dato molto fastidio, non le ho capite,    accettate.

Mi sono spesso chiesta come possa un uomo, che fino a poco prima era disposto a tutto per Elettra, un uomo che dice di non poter vivere senza di lei, all’improvviso dimenticare così facilmente il suo TUTTO  e dubitare, rinnegare quell’amore comportandosi come il più meschino, schifoso degli uomini.

Che delusione grande Lucas mi ha dato e in particolare in una scena dove davvero sono rimasta basita, potrà anche avere un pene enorme, ma ha un cervello molto piccolo. Come ha potuto diffidare, ma soprattutto non capire che Elettra non era in sé? Un uomo che ragiona solo con una parte del corpo,  evidenzia tutta l'incoerenza che c'è tra il suo dire e il suo fare, dice che  fa schifo, ma…

Ma dai, non scherziamo, dopo si sarà sì  pentito, cosparso il capo di cenere, resta però il ricordo della sua superficialità e  sì alla fine veniamo a conoscenza di un qualcosa che un po' riesce a redimerlo  ai nostri occhi, riesce a farlo entrare di nuovo nel nostro cuore,  unendosi ineluttabilmente alla sua Elettra, ma ci lascia a riflettere su quanto sia sottile il filo della ragione.

Ora vi saluto miei dolci lettori e giusto per chiarire, nonostante non si comporti bene, saluto anche quell'arpia di Malefica e no, i miei nani sono solo felici di lavorare ecco perché cantano...passo il testimone a Regina di cuori alla prossima miei cari.

Per entrambi i romanzi il voto è


Ed eccomi pronta, sono la vostra Regina di Cuori e oggi metterò in luce pregi e difetti della duologia di Zoe Blac, nello specifico di Lucas ed Elettra, i protagonisti indiscussi di questa travolgente storia d’amore.
Lucas è un agente dei NOCS, muscoloso, forte, arrogante, bellissimo e dotatissimo, non si può di certo dire che madre natura con lui non sia stata moooolto generosa!!!! In quante abbiamo sospirato nel leggere le sue prodezze sessuali e abbiamo invidiato le donne che hanno goduto delle sue performances!!! Il problema del nostro Lucas però è che, nonostante si struggesse nei ricordi del perduto amore, non ha esitato a sfogare le sue insane voglie altrove, facendo a pezzi il mio cuore. Io, la Regina di Cuori senza l’organo che la contraddistingue?? E no, non ci siamo proprio!!! Ero pronta ad aizzare le mie guardie per far tagliare la testa a Lucas, ma poi mi sono detta, che colpa ne ha quel pover’uomo? La testa, invece, la dovrei tagliare a Zoe!!! Ragazzaccia cattiva!!! Ma ti perdono J , facendo due calcoli eri un concentrato di ormoni gravidici, per cui soprassediamo alla cosa. Ritornando a noi, senza più ironizzare, il nostro bell’agente ha fatto illanguidire più di una lettrice, me in primis, attratta dalla sua forza, dalla sua caparbietà, per non parlare poi della tenacia con cui cerca in tutti i modi di trovare Elettra e, in seguito, di proteggerla.
È un Lucas totalmente diverso da come ci è apparso nel primo libro della duologia, in Claustrofobia era un agente dedito al lavoro, rigoroso, integerrimo, mentre in Nemesi è l’esatto contrario. Diventa un uomo tormentato, fallibile, tanto da commettere errori uno dietro l’altro. Il suo volersi punire dovrebbe avere per lui un effetto catartico, ma è solo una mera illusione, perché una volta sfogati i suoi istinti bestiali, non trova pace, anzi, aggiunge altro carico al suo tormento. Non vi nascondo che in questi momenti ho provato un misto di pena/odio, sentimenti contrastanti che però, man mano che la storia scorreva, diventavano sempre più chiari e ben definiti. Ho capito e in parte giustificato alcuni suoi “scivoloni”, avrei voluto che l’autrice non lo facesse uscire troppo fuori dai binari, così come invece è stato, ma questo è un mio gusto personale.

Per quanto riguarda Elettra, anche lei subisce dei drastici cambiamenti. La sua fuga, dettata dalla sua insicurezza e dall’incapacità di affrontare la vita dopo il tragico evento che l’ha colpita, mi ha messa con le spalle al muro. Colpevolizzarsi sino ad annullarsi totalmente, a stare male fisicamente e psicologicamente, l’hanno fatta diventare una donna fragile. La tigre che avevamo visto in Claustrofobia diventa un cucciolo indifeso, che scappa a leccarsi le ferite in un altro continente. Egoismo o troppo amore nei confronti di Lucas che non deve vivere con una come lei, portatrice di sventura? Sta di fatto che questi due mi hanno fatto tribolare non poco, cazzotti in pieno stomaco ogni volta che leggevo del male che si facevano l’uno con l’altro. Per quanto riguarda le scene di sesso, queste risultano molto dettagliate e viene usato un linguaggio crudo, diretto, senza fronzoli. Unica pecca per entrambi i libri è la lunghezza spropositata, nonostante sia stato rieditato di recente, mi aspettavo in Claustrofobia ulteriori “tagli”, nonostante ciò si legge molto meglio rispetto alla prima versione. La storia di Lucas ed Elettra è arrivata al cuore di tutti noi emozionandoci non poco. I messaggi che l’autrice ha voluto lasciare sono molteplici, ma quello che ho interpretato io è stato l’amore incondizionato, quell’amore che si veste di comprensione, che si fa carico delle sofferenze e che infine sfocia nel perdono delle proprie e altrui colpe. Per queste motivazioni i miei voti sono

CLAUSTROFOBIA

 NEMESI


Ed ora tocca a me Malefica, le mie care colleghe sono state molto brave nel descrivervi questi due libri e ciò che hanno trasmesso, ma io non sarei propriamente d'accordo su tutto
Il mio viaggio  comincia in un'intercapedine in casa di un trafficante russo, lì si aprirà il mio mondo su questo libro e sui suoi protagonisti. 
Elettra, Scarlett, Fraise una donna tre persone completamente diverse, ovvero una semplice ragazza, una ladra e una Escort, ma badate non una prostituta lei sola decideva con chi dovesse andare. Una donna convinta di non meritare di respirare, una donna che pensa di essere maledetta che decide di continuare a vivere cercando di fare del meglio per coloro, e sono pochi, a cui vuole veramente bene. Un personaggio difficile da scoprire che si nasconde dietro a una serie di facciate per non mostrare la reale se stessa, ovvero una donna forte ma fragile, indomita ma docile, si vi sembrano gli opposti ed Elettra è così.
Il nostro protagonista maschile sarà Lucas, un maschio di tutto rispetto, l'uomo perfetto sotto ogni punto di vista, ligio al dovere nel lavoro e con la famiglia, ha nei confronti della madre una venerazione indiscussa per come è riuscita a far fronte ai pesi che la vita le ha imposto, rapporto più problematico invece è quello con il padre che lui ha deciso di tenere lontano.
Nulla sarà come l'apparenza vuole mostrarci, dobbiamo sollevare quello spesso strato di fumo che l'autrice ci metterà sugli occhi per percepire la reale portata di queste storie.


Lucas ed Elettra due opposti che alla fine diverranno una sola anima. Una storia come ne ho lette davvero poche.
Bando a discorsi inutili, Claustrofobia è un libro per nulla banale dove ritroviamo azione e corruzione, i buoni contro i cattivi e dove alla fine l'amore vincerà. Lucas pur di salvare la sua donna da se stessa compirà degli atti che non ci si aspetta. Lei a cederà a questo sentimento nuovo...l'amore che non aveva mai provato prima e ne verrà completamente assorbita.
In Nemesi invece sarà una sorta di pseudo ragioni a muovere le trame della storia. Ragioni che alla fine si mostreranno totalmente errate. Il momento in cui si decide di nascondere le cose, è il momento in cui comincia il decadimento di un qualsiasi rapporto. Se i nostri protagonisti avessero deciso di parlarsi non si sarebbero mai distrutti. Per fortuna l'autrice ha pensato bene di farli rinascere dalle proprie ceneri.
Ebbene posso senza alcun dubbio asserire che ho apprezzato lo stile diretto dell'autrice, ho sentito tutti sentimenti in un turbinio claustrofobico dall'inizio della prima pagina fino alla parola fine.
Zoe mi ha fatto provare l'inadeguatezza mascherata di Elettra, la gioia e le sue insicurezze che sfociavano in veri e perori lesioni a se stessa, ma anche l'amore e il sacrificio che è disposta a fare per il suo uomo.
Mi ha fatto provare  lo strazio di un uomo che in un attimo perde le sue ragioni di vita, le sue fondamenta e  l'autrice non è che lo fa scendere dal piedistallo su cui lo abbiamo posto, ma lo mostra nella sua reale verità nudo e crudo dandogli tutti i peccati di cui ogni semplice essere umano potrebbe macchiarsi. Lui aveva donato tutto se stesso a quella donna e quando loro si lasciano Lucas è un guscio vuoto che cammina... niente anima... niente cuore. Non ho potuto neanche per un attimo biasimarlo e posso solo fare i miei complimenti sinceri a questa donna per come sia riuscita a farci sentire ogni più piccolo dolore, sentimento, strazio che i protagonisti vivranno e non solo quello, anche i colori, i profumi, i suoni che loro vedranno e ascolteranno nella splendida Roma e nella selvaggia Africa. Li ha mostrati entrambi inizialmente belli e perfetti, ma come dicevo prima quando il fumo si dirada vediamo la realtà delle cose senza fronzoli e scintillii, se Elettra è problematica, Lucas lo è molto di più, l'unica differenza tra loro è il modo in cui in claustrofobia lo nascondeva, cosa che non riusciranno più a fare in Nemesi.
I due libri sono molto belli, scritti bene e con delle descrizioni dettagliate, a volte l'autrice è troppo lunga e logorroica nell'esporci i fatti e i libri potrebbero risultar pesanti, in quanto alcune parti sarebbero potute essere tranquillamente sorvolate. Le descrizioni dell'Africa e di Roma che ci regala sono molto belle sembra di essere lì con loro. Alcune scene di sesso potevano essere eliminate così come alcune loro riflessione, questo resta, ovviamente, il modesto parere di Malefica che non sbaglia mai.
Ora voglio un rullo di tamburi perché sto per annunciarvi il mio voto:

CLAUSTROFOBIA

NEMESI
non perché il secondo sia inferiore al primo, ma solo perché il primo mi ha coinvolto maggiormente, l'ho sentito più affine al mio essere.

Biancaneve, Regina di cuori e Malefica.







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