sabato 31 marzo 2018

Recensione Fallen di Lauren Kate




SINOSSI
In seguito a un tragico e misterioso incidente, Lucinda è stata rinchiusa a SwordEtCross, un istituto a metà fra il collegio e il riformatorio. Nell'incidente un suo amico è morto. Lei non ricorda molto di quella terribile notte, ma la sua ricostruzione dei fatti non convince la polizia. La vita nella nuova scuola è difficile: il senso di colpa non le lascia respiro, proprio come le telecamere che registrano ogni singolo istante della sua giornata. E tutti gli altri ragazzi, con cui è più facile litigare che fare amicizia, sembrano avere alle spalle un passato spiacevole, se non spaventoso. Tutto cambia quando Luce incontra Daniel. Misterioso e altero, prima sembra far di tutto per tenerla a distanza, ma poi è lui a correre in suo aiuto, e a salvarle la vita, quando le ombre scure che Luce vede in seguito all'incidente le si stringono intorno. Luce, attratta da Daniel come una falena dalla fiamma di una candela, scava nel suo passato e scopre che standogli vicino, proprio come una falena, rischia di rimanere uccisa: perché Daniel è un angelo caduto, condannato a innamorarsi di lei ogni diciassette anni, solo per vederla morire ogni volta... Insieme, i due ragazzi sfideranno i demoni che tormentano Luce, e cercheranno la redenzione.





RECENSIONE 

Benvenuti amici. Prego avvicinatevi pure, non mordo… Non ancora, almeno. Il mio nome è Crudelia e per chi non lo sapesse non mi faccio problemi a prendere un libro e farne una pelliccia. Divoro i libri che acquisto di norma in forma cartacea, amo le belle storie, la grammatica, l’originalità e dico la mia in merito senza edulcorare alcunché. Oggi vi parlerò di una serie che ha scatenato le folle, una storia che secondo me ha tante falle e che comincia con una parola sola: Fallen.
Luce, in seguito a un incidente, viene mandata alla Sword & Cross, un collegio per bambini speciali. Qui incontra Cam e Daniel, due ragazzi molto diversi eppure entrambi, in qualche modo, attratti da lei. Esiste uno strano legame fra Luce e Daniel, come se i due si conoscessero da tanto tempo. La nostra giovane eroina verrà a conoscenza di una verità impossibile, di un passato assurdo e di un amore che supera l’eternità.


...Quando la rimise giù, Luce si voltò verso la festa, e la prima cosa
che  vide  fu  Daniel.  Era  sicura  che  a  lui  Cam  non  piacesse.  A  ogni
modo, sedeva a gambe incrociate sul letto, la luce UV dava alla sua
maglietta  bianca  una  sfumatura  violacea.  Non  appena  gli  occhi  di
Luce lo inquadrarono, fu difficile guardare da qualsiasi altra parte. Il
che non aveva senso, perché accanto a lei c'era un ragazzo magnifico
e gentile, che le chiedeva che cosa volesse bere. Non era giusto che
non  riuscisse  a  smettere  di  guardare  l'altro  ragazzo  altrettanto
magnifico  ma  infinitamente  meno  cordiale,  che  stava  seduto
dall'altra parte della stanza. E che la stava fissando…


Okay, parto col dire che ho cercato di rendere la trama il più interessante possibile. Luce è sì la protagonista, ma non della storia che avrei desiderato. È una bambina nella testa e un’adolescente ormonale nel corpo. I problemi maggiori si hanno quando le due parti cercano di portare  a termine un ragionamento comune. Trascinata dall’eros non più latente dell’adolescenza, la nostra Lucinda viene sbalzata sugli scogli come una canocchia che abbia preso la deriva. Combattuta costantemente fra uscire con Cam o con Daniel, il lettore si trova immerso in una storia che non ha nulla di interessante, eccetto l’atmosfera vagamente gotica che emerge di tanto in tanto. La protagonista ha la capacità di cambiare opinione nella stessa pagina, dice di non voler uscire con Cam e tre righe dopo ci sta uscendo. Capisco l’indecisione, ma suvvia, un minimo di coerenza è doverosa.
L’autrice non riesce a rendere un’immagine fisica dei protagonisti che non rimangono, non emergono, non escono dalle pagine, non si riesce nemmeno a simpatizzare o meno con loro. Alla fine del libro mi sono resa conto che non sapevo nemmeno che volto avesse Lucinda. E che dire di Daniel? Piatto e monotono. Non è neppure attraente!
I dialoghi hanno la profondità del foglio su cui sono stati scritti, non c’è coerenza e seguono l’andamento altalenate dell’umore di Lucinda che, avrà tantissime qualità, ma non quella di essere interessante né tanto sveglia, a dispetto dell’auto elogio che la nostra Lucinda non manca di farsi.
Tutto ciò è un vero peccato perché dalla trama mi aspettavo una storia con gli attributi, soprattutto perché ha come soggetto gli Angeli Caduti. Sfortunatamente per me, ho trovato solo una storiella semplice e priva di quella profondità che l’argomento avrebbe dovuto avere. Nemmeno quando ci si inoltra nel cuore della trama, cioè quando viene spiegata la Caduta, ci è dato sorprenderci o emozionarci. Il tutto viene raccontato con molta superficialità attraverso gli occhi di questa ragazza che sembra non interrogarsi mai su quello che accade intorno a lei. La mia speranza è che nei libri seguenti vengano date maggiori informazioni, ma per quanto mi riguarda non andrò avanti nella serie: se il primo libro, quello cioè che dovrebbe catturare l’attenzione, ha questi problemi non mi invoglia a proseguire.
Insomma, diverse pagine di nulla cosmico, talvolta una semplice e banale storia d’amore, altre una banale e semplice riproposta di cose già viste. Un plauso va al tentativo di creare una saga: ci vuole coraggio bisogna ammetterlo. Mi sono trovata di fronte a un libro pubblicato su una carta molto spessa (che crea volume) e in un carattere gigante, come se il bambino speciale della Sword&Cross fosse io e non la protagonista (mi rifaccio all’edizione Vintage).

Concludendo, Fallen è un libro che consiglio caldamente a chi deve fare spessore sotto un tavolino che traballa, a chi necessita di un ferma porte o chi ha terminato la carta per accendere la diavolina e il barbecue con i quali mangiare una bella salamella che risulterà di certo meno indigesta.
Con affetto,

Crudelia








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