Porto Rico. Damian Montero è stato temprato da un passato difficile che l'ha reso immune ai sentimenti e ai legami duraturi. Niente e nessuno è in grado di scalfirlo... finché Blanca, una mattina, irrompe nel suo rifugio sicuro. Un passato che li accomuna, segreti a lungo celati, che li hanno privati per sempre della loro libertà "Ho trascorso la mia vita con la paura, ho evitato le persone come lui perché sapevo che ne sarei rimasta devastata. L'oscurità è l'unica cosa che conosce, e sto tentando di salvarlo. Ma a quale prezzo?"
RECENSIONE
Questo romanzo è il secondo della Serie Falco, qui troviamo Damian, amico fraterno di Carlos, che vive a Porto Rico, dove gestisce una palestra. E’ un uomo che ama divertirsi, che cambia donna ogni sera e soddisfa le sue voglie in vari locali. Questo fino a quando non inizia a frequentare El Fuego, un posto dove il sesso, in tutte le sue sfumature, regna sovrano. Lì diventa un cliente assiduo, tanto da destare la curiosità del proprietario, Cortes, un uomo di malaffare che comanda la malavita del posto. Lui scopre che Damian è legato a Carlos e gli propone di entrare in società con lui. Carlos e la sua famiglia, però, non trattano affari legati alla droga e alla prostituzione, è una loro regola ferrea, per cui declinano l’offerta, attirandosi così l’ira del malavitoso. Per una serie di circostanze, Blanca incontra Damian nella sua palestra, sta cercando lo zio Gabriel sparito da giorni. Erroneamente l’uomo la scambia per la sua sorella gemella, Taylor, conosciuta nel locale di Cortes qualche sera prima. Chiarito l’equivoco ne resta molto colpito, la sua bellezza e la sua lingua biforcuta lo attirano come non mai.
Blanca ha molto sofferto nella sua vita, è figlia di un uomo che odia e disprezza con tutta se stessa, un odio reciproco il loro, proprio perché lei, da ragazza ribelle, non obbedisce agli ordini di questo padre padrone. Della sua famiglia prova affetto solo per la madre e per lo zio, per gli altri, invece, prova solo repulsione. Le hanno fatto del male, troppo, tanto da portarne i segni nell’animo… Il suo sogno è di laurearsi e di andarsene da quella città, rifarsi una vita altrove dove poter vivere senza paura. Incontrare Damien, però, le riaccende una piccola speranza, ovvero di riuscire a trovare un uomo capace di farle battere il cuore, di farle provare sentimenti d’amore, perché nonostante tutto lei, all’amore, quello vero, ci crede fermamente. Ne è fortemente attratta e nonostante il pessimo carattere che ha, cerca sempre di trovare del bello in lui. Damian, per tutta risposta, le fa capire, senza giri di parole, che non è per le storie a lunga scadenza, che non conosce il significato della parola amore, proponendole così una relazione basata sul solo sesso, sesso sporco, violento.
“Hai mai fatto del buon sesso Blanca? Non esiste niente di meglio del sesso fatto bene, secondo me potrebbe essere tranquillamente definito “l’ottava arte”. Non mi serve l’amore per leccare quei punti che ti farebbero vibrare di piacere, mi basta la lingua. A cosa serve l’amore quando c’è l’orgasmo, non sei d’accordo con me? “
Da quì la storia, man mano, si snoderà in un crescendo di situazioni che hanno dell’incredibile!!!
Voglio essere sincera, anche se, di sicuro, scatenerò l’indignazione di molti. Questo secondo romanzo non ha ottenuto il mio pieno consenso. Mi dispiace scrivere questo, ma ho notato che alcuni punti sono stati scritti in maniera forzata, cosa che ha penalizzato la storia stessa. Damian, sarebbe stato un personaggio degno di nota, perché i presupposti per far risaltare la sua personalità contorta ci stavano tutti. La famiglia sterminata, il padre sparito nel nulla e lui alla mercè di un delinquente a cui deve sottostare a suon di botte per estinguere il debito del padre. Ne sarebbe venuta fuori una storia molto avvincente, invece, è saltato all’occhio solo l’aspetto di un uomo che pensa esclusivamente al sesso, a tratti puerile, che non vede al di là del proprio naso. Ci sono molte contraddizioni nel suo modo di fare, vuole Blanca ma l’allontana, la vuole proteggere ma non esita a portarla nella tana del lupo.
Per non parlare di Blanca stessa, che dopo sette anni in cui si è negata ai piaceri del sesso, proprio a causa degli eventi che l’hanno traumatizzata, va in brodo di giuggiole dinnanzi a Damian, che di certo non è il principe azzurro che lei sogna, anzi visto il suo approccio sarebbe dovuta scappare a gambe levate, dal momento che le dice, a muso duro, che vorrebbe scoparla selvaggiamente in ogni dove!!! Un po’ di confusione nel libro c’è, inutile che ci attacchiamo al fatto che lui sia così per il suo passato di bambino abusato, perché la dinamica della storia avrebbe avuto un impatto diverso, se solo l’autrice avesse scritto con più attenzione alcuni passaggi, eliminando il superfluo e arricchendo, invece, di particolari alcune scene che lo necessitavano. La rabbia furiosa e la cattiveria gratuita nei confronti di Blanca alle sue “ bugie”, le ho trovate assurde, così come le reazioni della ragazza, incoerenti con il suo vissuto. Non so le motivazioni di questo cambio di rotta, perché le pecche che ho trovato in Cruel Man, non le ho trovate invece in Dark Man, che ho adorato!!! Non sono le scene di sesso estremo che fanno un buon libro, per carità qui ce ne sono tante, alcune bellissime, altre discutibili, ma tutto un insieme di cose, in primis la coerenza nei personaggi, la loro credibilità che tanto serve per creare empatia con il lettore. Ribadisco il concetto, è una storia che avrebbe avuto un ottimo potenziale, se solo fosse stata scritta con un po’ più di accortezza. Sono fiduciosa del fatto che Anisa non se la prederà troppo su questi miei punti di vista, anzi spero proprio che possano servirle come vademecum, perché ha tanto talento e le sue storie, se sviluppate bene, appassionerebbero ancora di più. Detto questo, assegno al libro 3 cuori.
Regina di cuori
Regina di cuori
Nessun commento:
Posta un commento