martedì 21 agosto 2018

Recensione A fuego lento di A. D. Viga


   


   TRAMA

A fuego lento di A. D. Viga: Victoria è una trentottenne spagnola, sposata da vent’anni con il ricco alberghiero Raul Mathias Calabresi. Lui è un uomo dispotico e maniaco del controllo che la tiene imprigionata in un ruolo che non le appartiene, rendendola schiava del suo egocentrismo.
Un giorno, inaspettatamente, Victoria scopre di avere il cancro e si rende conto di aver sprecato tempo prezioso a inseguire una vita coniugale “quasi perfetta”, a fianco a un uomo che per anni l’ha trattata come un oggetto, sottraendole l’autostima e la gioia di vivere.
Victoria comincia così ad affrontare le tappe del doloroso cammino per salvare anima e corpo. La fuga a New York e un nuovo travolgente e passionale amore riusciranno a cancellare i ricordi del cuore anche quando il passato, osservato da un nuovo punto di vista, tornerà a bussare alla sua porta? Sarà possibile per lei essere felice senza accettare compromessi?
Un’emozionante storia di riscatto e di rinascita in cui si intersecano amore, erotismo, amicizia, gioia e passioni impetuose.


RECENSIONE



È  il primo lavoro che leggo di quest’autrice, devo dire che due sono stati i motivi per cui ho scelto di leggerla: la cover e la sinossi.

La cover è assolutamente favolosa, rispecchia le caratteristiche somatiche dei due protagonisti, la sinossi è intrigante e ammaliante.

I protagonisti sono Raul e Victoria. Lui ha un fascino che rasenta la perfezione, alto, muscoloso, occhi verdi e con un’intelligenza che lo rende un businessman per eccellenza.

Lei seducente, mediterranea, passionale, piccoletta ma formosa, intelligente ma succube del marito.

Come in ogni storia d’amore a un certo punto entra in scena l’altro che rispecchia i tratti somatici di Raul, anche se con un carattere completamente diverso, questo è Nyle soprannominato il serpente, ma su questo particolare, nulla uscirà dalla mia bocca, lo scoprirete voi.

L’ambientazione cambia a seconda del dipanarsi della storia, infatti toccheremo diverse città come Siviglia, Madrid, New York e Kathmandu.

La trama è sintetizzata bene nella sinossi, ma si può aggiungere che c’è una sofferenza latente che affligge i due protagonisti: vessata lei da una parte, narcisista e autoritario lui dall’altra, ovviamente  per tutto questo c’è una motivazione che non sto qui a spifferare perché altrimenti vi farei perdere la bellezza dello scoprire cosa l’autrice abbia voluto narrarci.



A differenza di molte altre storie che ho letto finora, questa si differenzia perché non tutto ruota sempre e solo intorno ai due personaggi principali, ci sono una serie di co-protagonisti che danno a questo racconto una visione più ampia, anche se non sempre è un bene, secondo il mio punto di vista.

È  vero che non si può leggere un libro dove ci sono solo e sempre due nomi, ma l’ingresso di tanti personaggi diversi dovrebbe essere inserito con una buona dose di attenzione e i vari cambi di scena, sviscerati in maniera più approfondita. Andando avanti nella lettura ci si imbatte in una serie continua di nuovi aspetti che danno sì una visione d’insieme, ma vengono poco approfonditi, passando da un argomento all’altro in modo sommario e troppo repentino, facendo spesso perdere il filo della lettura.



Troviamo un  susseguirsi di situazioni che mutano con una rapidità che difetta nell’insieme e quindi mi ha lasciata un po’ delusa rispetto alle aspettative della sinossi.

Con questo non voglio assolutamente che pensiate non sia una storia da leggere, tutt’altro. L’autrice ha uno stile lineare, competente in ciò che descrive e trascinante. La sua scrittura è precisa e dettagliata, sono i cambi di scena veloci che mi hanno lasciata un po’ perplessa non permettendomi di fare mio questo racconto, ma sono sicura che molti invece ne saranno contenti.



Non do mai nulla per scontato quindi sono fiduciosa che nel prosieguo di questa duologia, scoprirò ciò che l’autrice voleva farci sapere e prenderò le giuste parti per tifare i due protagonisti che pur essendo belli, forti, sensuali non sono riusciti a catturare la mia attenzione da subito. Non sono riuscita ad emozionarmi, tranne in una frase detta da Raul, tutto mi è scivolato addosso senza lasciare traccia. Ma io sono testarda e sono certa che A.D. Viga saprà ammaliarmi e sedurre con Raul e Victoria.

Una lettura piacevole voto 3 per l’insieme, anche se il punto focale è lo stile di scrittura che ritengo essere molto valido.

Asiul Anaid













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