domenica 22 aprile 2018

Recensione Il profumo della lavanda di Viola Raffei




TRAMA


Provenza. Sophie, una wedding planner dai capelli rossi fiammanti, simbolo del suo carattere passionale che ha fatto del suo lavoro una sorta di missione perché crede ciecamente nel «vissero felici e contenti», purtroppo la vita le riserverà una brutta sorpresa sgretolando tutte le sue convinzioni. Nella sua esistenza entreranno due uomini: Jacques, un fioraio accorto e gentile e Giorgio, un pasticciere dolce e sicuro di sé. Il suo cuore batterà solo per uno dei due, ma la loro storia sembra destinata a essere solo platonica, così deciderà di dare una possibilità all’altro.
Ogni scelta che faranno i personaggi, verrà accompagnata da un significato più profondo di quello che può apparire all'esterno, ma che nasconderà tanto altro.
Se l’amore vince su tutto, riuscirà la nostra Sophie ad avere il suo lieto fine?

RECENSIONE

Ben trovati miei cari, vi saluto per non sembrare troppo piena di me, mi è capitato tra le mani il nuovo libro di Viola Raffei...già la copertina mi ha fatto venire i brividi per tutti quei colori, non diciamolo a tanti perché sono Malefica e amo il nero, ma i colori di questa cover mi hanno messo allegria, io però non sono mai allegra…
Avevo letto della Raffei sono il primo libro A modo mio e dopo quello mi sono rifiutata di leggere altro, in quanto c’era del potenziale, ma non era stato sfruttato al meglio. Quel libro risultava un erotico di bassa categoria, fosse stato per me le avrei detto di fermarsi, ma ahimè devo dire di essermi sbagliata, in quanto la signorina ha insisto e ha fatto bene, nell'ultimo libro l’ho trovata cresciuta e maturata, e da ciò che ho letto in giro anche nel precedente.
Questa è una storia romantica in ogni sua prospettiva. Abbiamo Sophie, rossa trentenne tutto pepe, che ha scelto come lavoro la wedding planner in quanto innamorata dell’amore. Troverà il suo fidanzato Alex pochi giorni prima del loro matrimonio a letto con un altro e sì, avete letto bene un altro uomo o meglio il suo migliore amico, ora vorrei dire mia cara Sophie ti vuoi far venire qualche dubbio sulle tendenze del tuo uomo che si porta dietro sempre un ragazzo gay? Bha, sorvoliamo, la nostra povera ragazza ne uscirà ovviamente distrutta, ma non smetterà di credere nel più grande dei sentimenti.



“È bastato un solo bacio per farmi capire che le farfalle esistono eccome, che quando si è veramente presi da una persona le emozioni sono talmente forti da travolgerti e lasciarti senza fiato.”



La vita le farà incontrare quasi in contemporanea Jacques e Giorgio, entrambi abili utilizzatori delle mani, il primo un venticinquenne che fa il fioraio, io tifavo per lui, il secondo un trentaquattrenne che fa il pasticciere, e mi ha dato sui nervi fino a un certo punto, poi l’ho rivalutato. In seguito a un disguido lei accetterà la corte di solo uno dei due, anche se innamorata dell’altro, ma poco prima di prendere la decisione che la porterà all’altare il suo mondo verrà nuovamente capovolto e si troverà a scegliere nuovamente quale strada intraprendere.



“Non so se quello che provo per Giorgio è amore, affetto di sicuro, mi sento protetta e amata e ho deciso che per ora mi basta, con il tempo imparerò ad amarlo anche io come fa lui con me.”


“le favole esistono, che l’amore vero esiste eccome, che l’anima gemella c’è da qualche parte, magari è difficile da trovare e in qualche caso ci sembra addirittura che non la troveremo mai, ma non arrendiamoci, tutto può accadere nella vita e soprattutto non sempre tutto è come sembra.”


Un Romance più romance di questo smielato e sdolcinato non poteva capitarmi. Ho dovuto fare una dose di insulina per riprendermi, perché la signorina è riuscita a farmi commuovere con l’estrema dolcezza di Jasques. La Raffei ha fatto un salto di qualità notevole sia nella caratterizzazione dei personaggi che nella descrizione degli ambienti, vi sembra di vivere in Provenza e sentire sia i profumi dei fiori descritti che i dolci gustati, sia i colori degli addobbi che ciò che ognuno di essi vuole trasmettere. I suoi personaggi passano dall’allegria alla drammaticità senza risentirne, riesce ad affrontare temi leggeri quanto pesanti in maniera semplice e lineare, tutto il racconto scorre bene. La scrittura resta ancora da migliorare cercando magari di acquisire un maggior numero di termini da intercambiare tra loro. Resta comunque un buon lavoro in quanto mostra la volontà dell’autrice di volersi migliorare. La storia ha un unico pov, quello di Sophie. Ora non vorrei sembrare antipatica, anche se non mi interessa il vostro giudizio, ma dico in tutto il libro almeno alla fine una sana scena di sesso tra i protagonisti potevi anche infilarcela mia cara Viola. Concludo dicendo non adagiarti sugli allori, perché oggi ti metto 4 baci, ma la prossima volta potrebbero essere 2… Vi saluto alla prossima miei cari…

Malefica







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