lunedì 18 giugno 2018

Recensione di Ricardo, storia di un matador di Lina Giudetti








TRAMA

Ricardo vive a Valencia, in Spagna ed è il figlio del famoso e amatissimo torero Fernando de la Vega. È un ragazzo di sedici anni romantico e spensierato, con sogni e passioni tipici della sua età, ma un evento tragico e inaspettato cambierà la sua vita per sempre.
Crescendo deciderà di diventare un torero come suo padre, ma sarà anche alla ricerca del vero amore. Bello, sexy e ambito dalle donne, dopo una serie di relazioni sbagliate s'innamorerà dell'unica ragazza che non può avere e che diventerà presto la sua ossessione: Madalena, dolce e bellissima. Le cose non saranno facili per loro…

RECENSIONE


Mie belle sirenette eccoci di nuovo qui a nuotare fra pagine e pagine di romanzi, oggi i miei tentacoli si sono avventurati tra corride e amori con Ricardo, storia di un matador, di Lina Giudetti, prequel de il mio matador sempre della stessa autrice.
Siamo a Valencia in Spagna, dove tori e amori adolescenziali segnano la vita del giovane Ricardo, figlio del più famoso torero, Fernando de la Vega. 
Ricardo ha sedici anni e come tutti i suoi coetanei ha una visione molto romantica dell’amore, gli insegnamenti del padre lo portano ad avere un profondo rispetto per le donne, l’esempio del grande amore dei suoi genitori è un fine da perseguire.

“...Ricardo, cerca di non perdere mai la capacità di sorridere...”

Purtroppo la vita gli presenta il conto quando meno se lo aspetta e una tragica scomparsa prima, un tradimento dopo, lo condurranno verso la depressione.
Fin qui...mille bollicine per tenermi a galla...perché a mio avviso la scrittrice avrebbe potuto calcare un po’ la mano sul dolore, per farlo arrivare dritto al cuore di noi lettrici.
La vita va avanti e Ricardo dopo aver toccato il fondo parte per un viaggio dove incontra chi lo farà diventare “uomo”. 
Una donna forte e misteriosa lo affascinerà a tal punto da cambiare il suo sguardo sulla vita.
Ricardo continua la tradizione di famiglia  diventando il torero che voleva il padre, ma non perdendo di vista  il suo primo obiettivo, ovvero studiare medicina per laurearsi in chirurgia.
Gli anni passano e i traguardi che si era prefissato vengono raggiunti, nuove amicizie e un nuovo amore faranno ingresso nella vita di Ricardo, il destino però si sa, non gioca mai a carte scoperte! 
La nostra pesciolina ci lascia con il fiato sospeso nel finale.
Ben scritto e ben descritto, ripeto che avrei voluto “sentire” di più i sentimenti, comunque una storia un po’ diversa nel panorama  ormai tutto molto simile...
Ora nuoto veloce per aspettare di leggere il seguito, perché sono proprio curiosa di sapere come va a finire la storia! Nell'attesa mi appresto a sbirciare la duologia da cui parte questo prequel.



“...Io sento che hai una gran forza d’animo nonostante quanto di brutto ti sia accaduto finora e...sento che diventerai un grand’uomo.”


la vostra Ursula









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